UNA STORIA FAMILIARE NASCOSTA E SVELATA DA UN ARCHIVIO GIUDIZIARIO. LA FORZA DELLE DONNE E LE PROPRIETA’ “SALVIFICHE” DELLA LETTERATURA. STEFANO BIOLCHINI RACCONTA IL SUO ROMANZO, SE STESSO E LA SARDEGNA.
di Francesco Cecconi
Il “Giardino di Ousmane”, lo splendido spazio verde di circa 4 ettari che l’associazionismo cittadino sta gradualmente restituendo alla comunità anagnina, ha ospitato un interessante incontro con il giornalista e scrittore Stefano Biolchini che ha parlato del suo primo romanzo “Virginia nel cassetto”, conversando poi con un nutrito gruppo di lettori sulle vicende narrate nel libro e più in generale sullo stato della letteratura italiana ritenuta dall’autore piuttosto appiattita e uniformata dalle scelte editoriali e di mercato: “Credo che la descrizione, l’elemento descrittivo, sia fondamentale” ha affermato lo scrittore” Quello che ritengo che manchi oggi nella letteratura di oggi sia di far volare nelle descrizioni. Nei libri che leggo manca l’elemento visivo e manca l’elemento immaginativo”
L’isola di Sardegna è stata la protagonista indiscussa della conversazione. L’autore infatti è cagliaritano e le vicende narrate si svolgono in questi luoghi anche se non mancano riferimenti più cosmopoliti visto che a un certo punto del romanzo ci si ritrova immersi negli scenari parigini. Più volte nella conversazione sono venuti fuori i numi tutelari della letteratura sarda: Deledda e Lussu, che nel 900 hanno ridato lustro e visibilità a una terra che a partire dalla decadenza dei Giudicati è diventata terra di conquista da parte delle potenze continentali (la Spagna sarà quella che resterà predominante fino al 1700) ed economicamente sempre più marginale proprio a causa della spoliazione sistematica di risorse umane e materiali perpetrata nel corso dei secoli.
Con i Savoia la situazione non cambia di molto: lo status semi coloniale dell’isola rimane e i coscritti cambiano solo uniforme: d’ora in poi indosseranno quella dell’esercito savoiardo e successivamente quella dello Stato unitario. Rimangono per gli uomini i lunghi periodi di ferma militare e quelli che non sono coscritti sono in gran parte impegnati nelle attività agricole e pastorali prevalenti nell’isola. I lunghi periodi di transumanza li tengono lontani da casa per buona parte del tempo. In tale contesto sono le donne a farsi carico dell’economia domestica e in assenza degli uomini gestiscono autonomamente famiglia e finanze. E’ una tradizione antica, consolidata e riconosciuta che il nuovo stato savoiardo cerca di eliminare scontrandosi però con la dura opposizione dei parlamenti locali. A questo punto accade un fatto rivoluzionario per l’epoca: negli statuti del nuovo regno le donne, per la prima volta, vengono riconosciute come soggetto di diritto.
Virginia, la protagonista del romanzo, possiede questa forza “secolare”. Non segue le regole, anzi le infrange contro la volontà di chi le sta intorno e poi inizia un percorso autonomo di riscatto personale. “Ho voluto raccontare la storia di una donna” ha detto Biolchini rispondendo a una domanda dei lettori “ho deciso di raccontare la storia di un personaggio femminile in un mondo che non era mai stato rappresentato nella storia della letteratura, quello della piccola aristocrazia sarda e quindi raccontare un mondo che era rimasto totalmente ai margini”.
Il romanzo “Virginia nel cassetto” è stato pubblicato nel 2019 dalla casa editrice Caffèorchidea. Nel Podcast, della durata di 25 minuti, potrete ascoltare oltre alla presentazione del libro da parte dell’autore, anche gli interventi di Gioacchino Giammaria, dell’assessore Carlo Marino e di Massimo Silvestri che ha illustrato le finalità e i programmi del “Giardino di Ousmane”.
GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO AD ANAGNI IL PODCAST DELL’EVENTO