Il 18 agosto 1901 Monsignor Antonio Sardi, Vescovo da poco posto alla guida della diocesi, non avrebbe mai immaginato che il suo tentativo di rinnovare l’immagine di San Magno, Patrono della città, sarebbe terminato con una plateale contestazione culminata con un nutrito lancio di ortaggi sulla nuova statua del Santo da lui fortemente voluta e finanziata con fondi personali. Ben pochi gradirono la sostituzione dei tradizionali busti di San Magno e San Pietro che da un paio di secoli venivano portati in processione la sera della vigilia della festa.
Qualche giorno dopo una fortissima grandinata distrusse gran parte dei raccolti agricoli mettendo in seria crisi l’economia della città che allora viveva prevalentemente di agricoltura. Si narra di messe riparatorie e pentimenti postumi, ma la nuova statua di San Magno non uscì più in processione e venne donata alla Congregazione delle Suore Cistercensi che da allora la conservano nel loro coro, all’interno del palazzo di Bonifacio VIII.
Fino ad oggi la statua non era esposta al pubblico e quindi l’iniziativa delle suore di far conoscere attraverso una serie di visite guidate questa statua, ha suscitato un notevole interesse sia da parte degli anagnini che dei numerosi visitatori del palazzo che sono stati guidati nella visita dal professor Tommaso Cecilia. Andando a ritroso di un paio di giorni sulla nostra pagina potrete accedere anche al video realizzato in occasione della prima visita guidata.