Il 2 e 3 giugno 1946 furono giornate epocali per l’Italia. La popolazione di un Paese distrutto moralmente e fisicamente venne chiamata a decidere il futuro assetto istituzionale dell’Italia. Come era avvenuto nelle precedenti elezioni locali anche questo fu un voto a suffragio davvero universale che vide la massiccia partecipazione delle donne. Quasi 25 milioni di cittadini, pari all’89% degli aventi diritto, ricordiamo che la maggiore età era fissata a 21 anni, parteciparono al voto e la Repubblica vinse con uno scarto di 2 milioni di voti.
Il centro nord si espresse nettamente a favore del cambio istituzionale mentre il sud e le isole optarono a grande maggioranza per la continuazione del regime monarchico. I giorni del dopo voto furono caotici e caratterizzati da numerosi scontri tra esponenti delle fazioni avverse, le voci incontrollate sui risultati si rincorrevano a ritmo sostenuto e la trasmissione radio in lingua Italiana che da Montevideo annunciava in anticipo la vittoria della Repubblica, contribuì ad alimentare lo stato di tensione nel Paese. Anche i risultati ufficiali proclamati dalla Corte di Cassazione il 10 giugno 1946 non vennero accettati dagli ultras monarchici e si continuò a parlare di brogli, fino a quando lo stesso Umberto II, che non riconobbe mai la legittimità del risultato, non decise di abbandonare la partita riparando in Portogallo.
Voto frastagliato e molto influenzato dai fattori geografici e storici, che dimostrò comunque che la monarchia godeva ancora di un largo seguito nel Paese. Il nord, in particolare, fu decisivo per l’affermazione repubblicana, ma come votò la nostra Provincia? Il sito del Ministero dell’Interno mette a disposizione del pubblico i risultati di tutte le consultazioni elettorali del dopoguerra e consultandolo abbiamo visto che la Provincia di Frosinone si schierò in netta maggioranza per la monarchia che ottenne il 57% dei consensi contro il 43% per la Repubblica. Il capoluogo votò al 59% per la monarchia che ottenne il suo risultato più favorevole a Cassino con l’89% dei consensi.
COME VOTARONO GLI ANAGNINI AL REFERENDUM DEL 2 GIUGNO 1946? La stragrande maggioranza dei votanti dell’epoca si espresse a favore della Repubblica con oltre il 76% dei consensi, mentre il gruppo politico più votato per l’Assemblea Costituente fu il Partito Repubblicano, seguito da PCI e DC. Questo è il dettaglio del voto del nostro Comune tratto dall’archivio storico delle consultazioni elettorali del Ministero dell’Interno.
Sempre nel nord della provincia la Repubblica ottenne un altro importante successo a Ferentino dove arrivò al 70%